Quando c’è l’amore

Risposta ad una lettera

A volte questa casa
diventa un tempio
e non ha abbastanza stanze
per dividere il nostro silenzio.
E anche una parola,
un semplice commento,
ti arranca nella gola,
ti si rivolta dentro.
Allora le tue certezze
smarriscono i contorni
e vedi solamente
l’inutile futuro dei tuoi giorni.
Eppure basta poco, prova,
toccami una mano
e tutto questo sparirà lontano.
E darai
ai tuoi sospiri un orizzonte
se lieve un tocco
mi sfiorerà la fronte.
E nel letto non stringerai,
soltanto la tua rabbia
se con un dito
mi toccherai le labbra.
E avrai
quello che al giorno chiedo,
quello che mi basta,
quello che bello fa qualunque viso,
la semplice armonia di un sorriso.

a mia moglie Raffaella

Febbraio 1996

Verità

La verità
è un cavaliere splendente.
Lo invochi
ma la sua strada
non avrà i tuoi confini,
la sua luce
non avrà i tuoi colori.
La sua arma è un secco fendente
che non divide, unisce,
non aggredisce, difende.
La sua scia è un acceso deserto
e alberi di spine ma fiori bianchi.
Cento e più catene
attorno a lui si apprestano,
ma è disposto a perdere
sarà per questo libero.
Libero perché la verità
è un cavaliere splendente
e come un cavaliere
la verità si arrende
soltanto alla pietà.

1996

A Silvia

Per i suoi 21 anni

Mi vieni incontro
dolce e trasparente
come un’onda tranquilla
e gli occhi rubano
al tuo sorriso una scintilla.
Pizzica il naso
la tua chioma bionda,
ma mentre la mano lenta la dipana
un balzo, un frullo…
e sei lontana.
Vicino è quel giorno
che busserò alla tua porta
ospite e non padrone.
Sorriderò se ridi,
sorriderò se piangi,
il passo mio non sporcherà
i tuoi sentieri bianchi.
Dalla fragile notte
non ti proteggerò
con l’ansia di un respiro
sospeso dietro
una porta chiusa
ma ti affiderò
ai tuoi ricordi più belli,
nell’attesa
che il forte mattino
ti insegni la via giusta.
Darti vorrei
consigli, idee, suggerimenti.
Ti guardo, taccio
e stringo forte i denti.
Maestro per te sarà,
ti piaccia o non ti piaccia,
solo quel muro
in cui sbatterai la faccia.
Ma il tuo futuro
non mi fa paura.
La tua sensibilità
è la tua vera forza.
Potranno distruggere
le tue realtà,
non potranno, mai,
distruggere i tuoi sogni.

Il babbo

17 Giugno 1993

Gli Amanti

Un piede andava, l’altro seguiva,
lasciavano orme lungo la riva.
Fra il luccicare di mille stelle,
l’acqua, la schiuma, e poi più quelle.
Di me alla spiaggia nulla è restato,
il mare, geloso, ha cancellato.
E quando ardente per quel vivo fuoco
che amore si chiama
e amore invoca, un poco,
su lei si getta
e l’onda in fretta in fretta
tutta la copre col suo manto verde,
essa lo assorbe
e dentro lei si perde.
E poi la notte che del sola la luce
spegne pian piano con la scura mano
e tutto quel furore scema lontano.
Ora la bacia e l’onda l’accarezza,
sopra di loro le stelle,
insieme a loro la brezza;
lieve sospiro in tutto quel tacere:
soffio d’amore che insieme voglion bere.

1960

Dopo la morte

Profumo e silenzio nell’aria disciolti,
chiarore e calore sui marmi dei morti.
Sussurro di voci nascoste fra i passi,
non svelti, non forti,
ma lenti, un po’ stanchi.
E ho visto
una vecchia di nero vestita,
col capo coperto, tremanti le dita,
sedersi nell’ombra di un verde cipresso
e tocca una croce
e un pianto sommesso.
Un piccolo insetto fra l’erba appassita
percorre le zolle, rincorre la vita.
Le braccia conserte, le spalle ritorte,
la vecchia lo guarda,
aspetta la morte.

Amore

È notte,
nel buio silenzio
non voce, non suono,
è un uomo.
Ed ecco, pian piano,
un misto di sacro e profano,
l’incanto si frange…
e piange !
È forse rimpianto di cose lontane,
è forse rimorso, terrore, dolore ?
È tutto questo,
è niente,
è amore.

Sensi

Distesi sulla spiaggia,
quando il calore ci schiaccia
e di sudore ci spreme
ed il sole ci affonda negli occhi,
palpita il tuo cuore,
rumore lieve
che scende nel mio cuore
dagli orecchi.
E il tuo respiro si confonde
nel respiro del mare,
il dolce sciacquio delle onde.
E poi lo spegne
un bacio ardente
disceso dai tuoi occhi
sul labbro tuo fremente.
E cede la tua carne alla carezza
e bevo amore, amor
fino all’ebbrezza.