Di fronte

Ascolta
le parole
che non so dirti,
i pensieri nascosti,
gli attimi
senza confini,
infinite pareti,
clamorosi silenzi.
E poi:
i nostri sguardi,
l’armonia dei corpi
il profumo dei sensi.
E, tutto
sapremo dirci
io e te
di fronte
immensamente… muti.

2006

Notte di Natale

La luna,
seduta sopra un ramo,
racconta quella storia
che non ha tempo,
non ha confini.
Un sogno,
col naso contro il vetro,
s’accuccia ad ascoltare
e trova la sua strada.
Ora la luna s’allontana
col passo lento della sposa
che il velo stende
bianco, lungo,
fino a riva.
Freme all’orizzonte
già l’aurora
e il buio sotto un fiore
si riposa.
E lei,
fra nastri di vermiglio
e color rosa
ti scarta il più bel dono,
la speranza.

Aprile 2001

Perché…

Perché adori
quell’amore stupido
che ti nutre d’avanzi
e ti sembrano viole,
che ti veste da pagliaccio
e ti senti un re,
che ti concede attimi
e ti riempiono giorni,
che è tutta la tua luce
e vivi alla sua ombra,
perché?
Perché l’amore
prima ti strappa il cuore
e poi lo fa volare.

2000

Tramonto

Davanti
il branco s’affretta,
si torce, s’azzuffa
perdendo brandelli di cielo.
Dietro, lontano, son io
nuvola stanca
che si colora
segnando il passo
verso il tramonto.
E, finalmente,
i miei pensieri scalzi
cercano i fiori
che non ho raccolto.

2000

Il mio paese

Alla via Harrar ed a tutti
i suoi abitanti da sempre

Silenzi sdraiati nel sole
fra basse finestre di fiori,
di gatti annoiati,
di sguardi curiosi,
di vecchi assopiti,
accolgono timidi passi
in cerca di un sorriso
e portano all’angolo quieto
dove ritrovi il tempo
che non hai mai perduto.

1999

Notte

Seduto sulla cima
la solitudine mi accarezza
e il buio illumina i miei pensieri.
Lo sguardo li rincorre invano
fra le morbide forme dei colli
e le membra perdono i confini
sciolti nel bordo oscuro del silenzio.
E il mio respiro è la brezza
che culla le foglie addormentate
sui fianchi delle valli.
Il mio sangue è l’acqua
che saltella cantando
fra le sponde dei ruscelli.
E il buio mi scorre nelle vene.