Inverno

Dormono i tuoi giorni
come bambini stretti
sotto un lenzuolo bianco
che odora di bucato.
L’estate è già lontana
la festa sta finendo.
Il cielo,
che la malinconia
veste di bianco,
danza sulle punte
un ticchettio di pioggia.
Sciamano le foglie
col dondolìo d’un ballo.
Il vento le accompagna
tenendole per mano
e poi comanda un frullo.
L’ultimo
di un valzer
ormai lontano.

Aprile 2001